Parigi, nonostante tutto


Venerdì sera sono tornata a casa dopo una serata spensierata e ho trovato mia mamma, che gentilmente aveva svolto funzione di baby-sitter, con una notizia.

La notizia.

L'attentato che ci ha incollato a computer e televisione in questo week end per capire di più. Per capire perché. 

Io a Parigi non ci sono mai stata. O meglio: ho una vacanza già prenotata nella capitale francese per gennaio 2016. Un week end con Max per festeggiare il nostro ottavo anniversario di matrimonio. 
Sulle prime mi sono chiesta, ci siamo chiesti: "Andiamo ugualmente?" Vi confesso che non sapevamo neppure noi cosa avremmo fatto, troppi intontiti dalle immagini, dalle testimonianze, dalle news on line e in TV.
Poi abbiamo deciso: sì, noi andremo a Parigi. A meno che non succeda l'irreparabile, a meno che non venga consigliato di rimanere a casa.
Non ci faremo bloccare dalla paura. Noi andremo a Parigi per celebrare la vita e la libertà.


PER APPROFONDIRE
Parigi, il branco di lupi, lo Stato islamico e quello che possiamo fare
La paura è la nostra nemica


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